Strategia del moltiplicatore: capitalizzare gli interessi con l’effetto compounding

Autore: Redazione

La strategia del moltiplicatore è molto efficace e potente. L’impazienza, però, ci porta spesso a valutare i risultati dei nostri sforzi in un’ottica di breve periodo. Vogliamo avere un feedback immediato e non ci rendiamo conto che molte cose e molte situazioni necessitano di tempo per maturare, per potersi sviluppare e consolidare in maniera organica.

In altre parole, ci dimentichiamo dell’effetto compounding, o effetto moltiplicatore, principio ben noto in finanza che consente di incrementare il proprio capitale iniziale attraverso la capitalizzazione degli interessi.

Il funzionamento dell`effetto compounding è semplice e, come tante cose semplici che diamo per scontate, finiamo col dimenticarcene.

L’effetto Compounding in Finanza: la moltiplicazione del denaro attraverso gli interessi

Supponi di voler investire un capitale iniziale di 1000€ ad un tasso di interesse del 10% annuo. Alla fine del primo anno ti ritroverai con una cifra pari al capitale iniziale investito, o montante, di 1000€ +i 100€ di interessi guadagnati.

Se, a questo punto, deciderai di reinvestire anche i 100€ guadagnati, ovvero di capitalizzare gli interessi, anziché consumarli, ti troverai ad investire un capitale di 1100€. Ciò significa che alla fine del secondo anno, guadagnerai interessi anche sugli interessi del primo anno e ti ritroverai con un montante pari a i 1100€ di capitale investito +11€ di interessi.

Allo stesso rendimento annuo, il terzo anno avrai 1121€ che, dopo altri 12 mesi, si trasformeranno in 1133.1€, e in 2594€, dopo 10 anni. Al ventesimo anno ti ritroveresti con 6.727€, cioè il 673% del tuo investimento iniziale.

La formula di questo regime di interessi, che in finanza viene chiamato regime degli interessi composti, infatti, è:

M  = C0(1+i)^t

Il Montante è uguale al Capitale Investito al tempo 0 moltiplicato per il tasso di interessi elevato alla durata dell’investimento.

Quindi, un investimento di 1.000€ per 20 anni, ad un tasso del 10% annuo, genererà un montante di 1.000*1,1^10= 1.000*6,727= 6727€.

6,727 è il moltiplicatore.

La strategia del moltiplicatore attraverso l’effetto compounding in altri ambiti della vita

Lo stesso meccanismo del moltiplicatore che puoi utilizzare per accumulare denaro, trova applicazione anche in molti altri aspetti della vita, che vanno oltre il mero ambito finanziario.

Il padroneggiamento di una lingua straniera, di uno strumento musicale, o di una qualsiasi competenza (skill), e il raggiungimento di qualsiasi obiettivo (goal) come, ad esempio, l’ottenimento di un fisico scolpito o il conseguimento di un titolo di studi, possono essere ottenuti sfruttando la moltiplicazione degli interessi, il cosiddetto effetto compounding.

La differenza con il denaro è che gli interessi si guadagnano con l’impegno fisico e/o mentale, e non con l’impegno finanziario.

Ad esempio, diciamo che tu voglia ottenere un addome scolpito, un bel six-pack che ti permetta di sfigurare in spiaggia con amici e parenti. Sfruttando l’effetto compounding puoi raggiungere questo risultato col tempo. Ovviamente, il successo è condizionato alla rigorosa applicazione della strategia. La velocità di conseguimento dello stesso, invece, dipende dal capitale iniziale, ovvero la tua situazione iniziale – cioè se devi perdere 5 o 50 kg – e la tua capacità di generare interessi, che dovrebbe essere direttamente proporzionale all’impegno profuso.

Il giorno 1, quando inizierai a svolgere gli esercizi per allenare i tuoi addominali, i tuoi muscoli di partenza avranno una determinata forza e resistenza e rappresentano il tuo capitale iniziale. Dopo aver completato gli esercizi del giorno 1, avrai tratto un beneficio dal tuo allenamento che maturerà nelle ore successive agli esercizi, quando i tuoi muscoli si potenzieranno in virtù degli esercizi svolti. Al giorno 2, i tuoi muscoli di partenza si saranno “arricchiti” del beneficio tratto dal giorno 1 dell’allenamento. A questo punto hai 2 alternative: puoi “consumare” gli interessi guadagnati nel giorno 1, ad esempio, andandoti a fare una bella bevuta con gli amici, oppure puoi capitalizzarli per il prossimo allenamento. In quest’ultimo caso, quando ti appresterai ad effettuare gli esercizi del giorno 2, la tua situazione di partenza includerà anche il beneficio tratto dall’allenamento del giorno 1, il che significa che i tuoi muscoli saranno più forti e resistenti e ti permetteranno di esercitarti meglio. Il migliore esercizio, dovuto ad una migliore situazione di partenza, ti permetterà di ottenere maggiori interessi che, ancora una volta, potrai consumare o reinvestire, etc.

Sfide e limiti della strategia del moltiplicatore

Questo meccanismo può essere sfruttato in molti campi ma la sua applicazione non è banale. Affincé la strategia del moltiplicatore funzioni adeguatamente, infatti, è necessario applicarla con pazienza, costanza e determinazione che sono poi i veri scogli dell’applicazione pratica di queste meravigliose teorie. Bisogna avere la pazienza di attendere i risultati, senza spendere gli interessi guadagnati lungo il percorso e continuando ad investire con costanza e determinazione!

Inoltre, ricordati che spesso i rendimenti marginali sono decrescenti! Ciò vuol dire che, dopo un certo livello, i tuoi sforzi aggiuntivi produrranno sempre meno interessi o benefici e, ad un certo punto, potrebbero perfino diventare controproducenti. E’ importante, quindi, capire fino a che punto convenga impegnarsi ulteriormente in una disciplina e quando, invece, è meglio dedicarsi ad altre attività, incluso il sano e necessario relax.

E tu hai già sperimentato la strategia del moltiplicatore? In quale ambito e con quali risultati? Quali sono state le principali difficoltà che ti sei trovato ad affrontare?

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